sabato 1 ottobre 2016

Route estiva Dolomiti del Brenta

Premessa
La Route estiva ha riguardato ragazzi di 16-21 anni, con zaini pesanti (15-25 kg) in quanto ci si porta dietro tenda igloo da 3 posti, cibo per sette giorni e ovviamente vestiario pesante viste le altitudini in programma.
Route fatta con un gruppo di circa 30 persone, qualcuno con qualche difficoltà nel camminare in montagna o portare grandi pesi sulle spalle.
La route ha avuto inizio il giorno 30 luglio, è terminata il 6 agosto.
Quasi tutte le tappe sono coincise con un rifugio o malga, questo per essere sicuri di trovare prati abbastanza grandi e pari per poter piantare le tende e per avere acqua a disposizione.
Generalmente l'acqua non è ufficialmente potabile in quanto non certificata, ma è sempre acqua fresca (anche troppo!) di sorgente e non abbiamo mai avuto problemi a berla.

1 giorno (30/07): Dorsino - Malga Senaso di Sopra

Arrivo a Dorsino dopo un lungo viaggio causa code sull'autostrada. La corriera privata ci lascia a Dorsino, lungo la strada principale, prima di quanto pianificato (l'arrivo era previsto a San Lorenzo in Banale). Prendiamo una stradina asfaltata in salita, questa all'altezza del ponte di Baesa diventa un sentiero con pendenza molto alta, estremamente faticoso. Proseguiamo per tutto il pomeriggio, con pendenza media; troviamo acqua in un complesso di case semi diroccate lungo il sentiero (località Dengolo). Nell'ultimo tratto il sentiero taglia un prato, con una pendenza molto elevata, difficile da affrontare fisicamente e psicologicamente. Arriviamo stremati a Malga Senaso di Sopra. Piantiamo le tende nel prato vicino, con il consenso dei pastori. E' presente una fontana con acqua potabile.
Il grafico sottostante indica il percorso a partire dal ponte di Baesa, è escluso quindi il percorso precedente che parte da Dorsino.
Tempo di percorrenza: 4 ore
Sentieri: 349, 349B, 342




2 giorno (31/07): Malga Senaso di Sopra - Rifugio Cacciatore

Alla mattina ci accoglie la pioggia, continua a piovere per tutto il mattino. I pastori della malga ci mettono a disposizione una piccola stanzina per la messa. Avendo ormai perso la prima parte della giornata, decidiamo di fare almeno un po' del percorso originariamente previsto, per non accumulare troppo ritardo. Al pomeriggio quindi si parte per il vicino Rifugio Cacciatore, percorso semplice con poca pendenza. piantiamo le tende in un prato vicino. Acqua disponibile in rifugio solo previa consumazione.
Tempo di percorrenza: 1 ora
Sentieri: 342, 325




3 giorno (01/08): Rifugio Cacciatore - Rifugio Brentei

Ci attende una tappa lunga, dovendo recuperare anche il ritardo del giorno prima, per cui partiamo di buon'ora. Il primo ostacolo è la forcolotta Noghera, che raggiungiamo prendendo una scorciatoia segnata da cartelli ma non sulla cartina (non passiamo dal Rifugio Agostini, che rimane visibile alla nostra destra). Dislivello di circa 600 metri fatto agevolmente su un percorso non troppo difficile, se non per gli ultimi metri molto in salita. Proseguiamo poi per il Rifugio Pedrotti, tappa obbligata per non attraversare ferrate. Sentiero molto complesso, in salita con vari pezzi con corda a supporto. Il tempo peggiora e prendiamo pure la grandine. Arrivo al Pedrotti con pranzo nella cappelletta per evitare la pioggia. Proseguiamo poi per il Brentei, dopo una piccola salita troviamo 500 metri di sentiero in discesa con la neve. Incontriamo successivamente discese molto ripide, corde di ferro e scalini piantati nella roccia ci aiutano, ma impieghiamo comunque molto tempo. L'ultima parte presenta un sentiero in piano, arrivo in serata al rifugio Brentei, pernottiamo vicino al sentiero che passa 70 metri più in basso. Acqua messa a disposizione gentilmente dai gestori del rifugio.
I grafici riportati si riferiscono al tratto Cacciatore - Pedrotti e Pedrotti - Brentei. Purtroppo la cattiva qualità del segnale GPS ha introdotto valori sballati nel secondo.
Tempo di percorrenza: 6 + 3 ore
Sentieri: 325, 320, 358, 305, 318







4 giorno (02/08): Rifugio Brentei - Rifugio Graffer

Per tutto il giorno le condizioni meteo non sono delle migliori. Dal Rifugio Brentei raggiungiamo in un'ora e mezza, grazie a un sentiero ben segnato e abbastanza pari, il bivio per salire al rifugio Ruckett. All'ora di pranzo arriviamo al rifugio dove pranziamo e ci riposiamo. Disponibile una fontana per l'acqua. Ripartiamo per il tratto abbastanza lungo che ci separa dal Graffer. Sentiero abbastanza semplice, senza grandi salite se non nella parte centrale, una pietraia immensa. Panorama nullo a causa delle nuvole. Difficile trovare qui posto pari per le tende, noi ci riusciamo a malapena in un prato abbastanza isolato, vicino ai piloni della seggiovia. Prendiamo acqua nel Rifugio Graffer che vediamo in lontananza dalle nostre tende.
Come sopra, i grafici riportano il percorso diviso in base alla sosta per il pranzo.
Tempo di percorrenza: 3 + 3 ore
Sentieri: 318, 328, 316, 331







5 giorno (03/08): Rifugio Graffer - Malga Flavona

Partenza lungo la pista da sci, con una salita rapida per arrivare alla stazione Groste. Da quel punto il sentiero diventa molto più semplice, costeggiamo le montagne fino al secondo bivio che porta alla Malga Flavona o fa proseguire per la Malga Spora. Vista la generale stanchezza optiamo per la prima, con l'intento di non perdere troppa quota e fermarci non appena si trova dell'acqua, cosa che poi effettivamente avviene un centinaio di metri più in basso del sentiero (fontana di legno in mezzo a un prato, con annesso piccolo lago in cui confluiscono le acque). Ottimo tempo, caldo, problemi con le scottature!
Tempo di percorrenza: 3 ore
Sentieri: 301, 371




6 giorno (04/08): Malga Flavona - Malga Spora

Partiamo dopo pranzo in direzione Malga Spora. Raggiungiamo presto la forcella, prendiamo poi il sentiero sulla destra, meno sassoso e con una discesa più dolce. Raggiungiamo malga spora, piantiamo le tende nei campi davanti (pascolo per le mucche), approfittiamo della gentilezza dei padroni della malga per gustare un'ottima cena (polenta, fagioli, speck e formaggi della casa) e trovare un po' di riparo dal freddo davvero pungente e dalla continua pioggia. Un forte vento durante la notte crea problemi con alcune tende.
Tempo di percorrenza: 2 ore
Sentieri: 371, 301




7 giorno (05/08): Malga Flavona

La difficile notte e la continua, incessante e abbondante pioggia ci costringono a rimanere fermi con le tende montate. Cerchiamo di fare qualche attività nel salone della malga, ma il tutto viene reso difficile dall'arrivo di un gruppo di scout d'Europa che, neanche troppo gentilmente, prende pieno possesso della sala. Oltre alla pioggia, le temperature sono calate notevolmente.

8 giorno (06/08): Malga Flavona - Andalo

Su consiglio dei gestori della malga, decidiamo di puntare ad Andalo invece che San Lorenzo in Banale per evitare un'ultima faticosa salita. Per fortuna il tempo nel frattempo è migliorato: partiamo con il sole. Il percorso risulta semplice e abbastanza frequentato da escursionisti e famiglie.
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
Sentieri: 301, 353, 301



Considerazioni finali

E' stata una route impegnativa, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Soprattutto il Brenta meridionale ha pochi sentieri, e questi pochi sentieri spesso sono difficili, con forti pendenze e mal segnati sulle cartine.
Anche il tempo non ci ha assistito, abbiamo quasi sempre trovato la pioggia o pesanti nubi che creavano una nebbia impenetrabile al nostre sguardo: soprattutto per questo motivo ci è mancato l'elemento paesaggio, che sicuramente ci avrebbe giovato durante la fatica della camminata.
Come scritto sopra, si trova spesso l'acqua lungo i sentieri o di sicuro nei rifugi e nelle malghe.
In genere i gestori dei rifugi non vedono di buon occhio coloro che arrivano senza l'intenzione di spendere, e poco volentieri mettono a disposizione bagni, sale o la stessa acqua. Discorso del tutto diverso per i pastori delle malghe, più lontani dalle urbane logiche di profitto.
Abbiamo infine rilevato che la cartina Tobacco 053 risulta essere abbastanza inaccurata, soprattutto nel segnalare tratti in cui è presente la corda (certo, non ferrate, ma tratti più difficili del normale, soprattutto con condizioni meteo avverse).

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