sabato 19 agosto 2017

Route estiva Val di Cembra - Latemar - Catinaccio

Premessa
28 ragazzi dai 16 ai 21 anni, 4 capi e 2 AE hanno partecipato alla Route Estiva 2017. Come di consueto per il Modena 5, dentro allo zaino vengono trasportati viveri per una settimana, parte di una tenda igloo, vestiario e così via, fino ad arrivare a zaini di anche 20 kg di peso per gli uomini.
Dei 28 ragazzi solo alcuni hanno esperienza o preparazione fisica per le camminate in montagna, mentre altri (circa 2/3) hanno forti difficoltà nel cammino, principalmente per motivi fisici.
La pianificazione del percorso ha portato ad avere gli arrivi in una malga o rifugio, in modo tale da trovare prati abbastanza pari e grandi per piantare le tende ed avere acqua a disposizione.
La route non è stata propriamente di montagna, in quanto abbiamo camminato spesso nelle valli, raggiungendo solo in un’occasione l’altezza massima di 1800 metri. 
Incredibilmente quest’anno il meteo è stato favorevole: complice l’ondata di caldo presente su tutta l’Italia, non ha mai piovuto eccetto che l’ultimo giorno, e anche di notte non c’era assolutamente freddo e umido.

In Trentino, come in molte altre regioni d’Italia, è vietato campeggiare fuori dagli spazi consentiti: per tale motivo ci siamo sempre preoccupati di bivaccare, ovvero piantare le tende solo al tramonto per poi smontarle di mattina presto.

1 giorno (31/07): Capriana – Rifugio Malghette
Ricordandoci dell’esperienza passata, quest’anno la partenza è fissata per lunedì, in maniera tale da evitare le code in autostrada (soprattutto nella zona di Trento). Il punto di partenza previsto per la route sarebbe Cauria, ma ben presto ci rendiamo conto che la corriera può arrivare solamente nel paesino vicino di Pochi, a causa di alcuni tornanti stretti (la strada è la stessa). Tra Pochi e Cauria ci sono 600 metri di dislivello, troppi per il primo giorno, per cui cerchiamo una soluzione alternativa. Cambiando versante della montagna, ci facciamo scaricare in pieno centro nel paesino di Capriana, dove pranziamo, e ci incamminiamo per il rifugio Malghette (non più il rifugio Monte Corno, per ridurre il dislivello di circa 200 metri). La camminata è semplice, la salita è dolce e in mezzo al bosco, per cui riusciamo anche a non soffrire per il troppo caldo grazie all'ombra degli alberi. Una volta arrivati piantiamo le tende in mezzo al bosco (che scopriamo dopo essere proprietà dei padroni del rifugio, per cui sarebbe stato meglio chiedere in anticipo il permesso). È presente una fontana vicina al rifugio.
Tempo: 2h 30m
Distanza: 7.21 km



2 giorno (01/08): Rifugio Malghette – Trodena – sentiero 3A
Sveglia, colazione, lodi, siamo pronti a partire. Si scende fino a Trodena, in quanto dobbiamo recuperare un membro del clan. Scopriamo di muoverci più lentamente in discesa che in salita, per cui accumuliamo un discreto ritardo.  Arrivati a Trodena, cominciamo a riprendere quota passando per Fontanefredde dove ci fermiamo per pranzare. Proseguiamo poi per Redagno di Sotto. A circa metà del sentiero affrontiamo una salita abbastanza ripida nel bosco, che ci mette alla prova, per arrivare quota rifugi. Considerato il ritardo accumulato anche nella seconda parte della giornata, decidiamo di fermarci nel vicino rifugio e di non proseguire per la destinazione originale (Rifugio Lahneralm), che però ci nega sia lo spazio per le tende che l’acqua, per cui siamo costretti ad andare avanti, fermandoci sul limitare di un pascolo, in presenza di una fontana di acqua fresca (segnalata correttamente sulla cartina).
Tempo: 1h 47m + 1h 7m + 4h 4m
Distanza: 4.78 + 3.08 + 8.65 km





3 giorno (02/08): sentiero 3A – Pietralba – Malga Ora
Raggiungiamo in mattina la tappa finale del giorno precedente, ovvero il Rifugio Lahneralm. Proseguiamo poi fino al bivio con il sentiero 2A, bivio in cui lasciamo gli zaini per avviarci leggeri verso Pietralba. All'andata prendiamo il sentiero un po’ più lungo, mentre al ritorno utilizziamo il sentiero E5, molto più diretto e pari. Pranziamo al bivio. Arriviamo al Rifugio Malga Ora, il punto più alto della nostra route (1800 m), seguendo la facile strada forestale. I gestori del rifugio, molto gentili, ci permettono di piantare le tende nel prato adiacente la struttura (molte sono le tende piantate nelle vicinanze), ed utilizzare la fontana esterna.  Festeggiamo alla sera con un’ottima fetta di strudel.
Tempo: 3h 42m + 2h 35m
Distanza: 9.45 + 7.79 km



4 giorno (03/08): Malga Ora – Passo Lavazè – Obereggen – Albergo Bewaller
Arriviamo al Passo Lavazè tramite la strada forestale (6 km) invece del sentiero nel bosco di 2 km. Dal passo a Obereggen utilizziamo i non sempre ben segnalati sentieri del CAI. Alcuni tratti sono su strada. Mangiamo vicino al parcheggio degli impianti di risalita di Obereggen, ci spostiamo nel parco pubblico per riposarci e rifornirci d’acqua (è presente una fontanella nel punto più alto del parco). Ripartiamo verso l’albergo Bewaller, circondato da prati, in cui piantiamo le tende. I gestori dell’albergo ci accordando gentilmente il rifornimento di acqua. I panorami iniziano ad essere interessanti, essendo visibili sia i monti del Latemar che del Catinaccio. Ci raggiunge un membro del clan.
Tempo: 4h 6m + 39m
Distanza: 11.34 + 2.21 km

 

5 giorno (04/08): Bewaller – Lago di Carezza – Passo Costalunga
Il sentiero che porta al lago di Carezza è molto semplice, adatto anche a famiglie con bambini. Arriviamo al lago, che ormai purtroppo è ridotto a una pozzanghera, luogo estremamente turistico. Imbocchiamo per alcune decine di metri il sentiero 10A, ci fermiamo vicino al ruscello per pranzare. Non essendoci posti adatti per la sosta con le tende, decidiamo di anticipare la tappa del giorno seguente arrivando al passo Costalunga. Al passo piantiamo le tende in un campo privato abbastanza isolato. Alla sera concludiamo con una veglia alle stelle. Ci forniamo di acqua in una casa privata, non abbiamo trovato fontane se non davanti alla chiesetta poco fuori Carezza.
Tempo: 2h 18m + 2h 27m
Distanza: 6.39 + 5.67 km

 


6 giorno (05/08): Passo Costalunga
Ci spostiamo di poche centinaia di metri, in un campo dall’altra parte della strada rispetto a dove eravamo prima. È messo a disposizione dal ristorante in cui ceneremo per festeggiare la fine della route. In mattina hike dei ragazzi senza zaini.

7 giorno (06/08): Passo Costalunga – Modena
Ultimo giorno, tempo di verifiche del campo sotto un temporale molto forte. Pranziamo nel garage del ristorante della sera prima. Prendiamo il pullman alle ore 15.10, arriviamo a Modena verso le 19.00, dopo una sosta in autogrill e un po’ di coda in autostrada all’altezza di Trento.

Considerazioni finali
Come accennato in precedenza, è stata forse una delle route meno montuose fatte di recente, in quanto spesso abbiamo camminato lungo le valli e i pendi delle montagne, senza mai arrivare a crinali o sentieri in quota. Questo è dovuto in larga parte all'aver pianificato fin da subito una route semplice, per via dei ragazzi con problemi fisici, vicina a punti di appoggio e strade, per poter recuperare gli elementi del clan che si sono aggiunti in seguito.
I paesaggi attraversati sono abbastanza battuti da turisti e ricchi di acqua, con numerose fontane e sorgenti lungo il percorso. Il tempo è stato ottimo, è piovuto solo l'ultimo giorno, di notte c'era quasi caldo e davvero poca umidità.
Visto che seppur su un percorso semplice si fa fatica, considerato lo zaino pesante di inizio route, è forse meglio spendere le energie per calcare sentieri con viste migliori e paesaggi di montagna più spettacolari?